Tomb Raider: profitti superiori alle previsioni!A fine mese saranno sei milioni le copie del gioco vendute.
Un viaggio lungo e non senza imprevisti, quello compiuto da Tomb Raider, il reboot della celebre serie creata nel 1996 da Core Design. Ma un viaggio che, oggi indiscutibilmente, si può definire di successo. Per festeggiare il primo anno di vita del gioco, lanciato a inizio marzo 2013 nei formati PlayStation 3, Xbox 360 e PC, Darrell Gallagher si è seduto davanti alla tastiera e ha
compilato un resoconto, il punto di arrivo di Tomb Raider. Darrell Gallagher era a capo di Crystal Dynamics, team di sviluppo di Tomb Raider, quando il gioco è stato lanciato. Oggi è il responsabile dei team di sviluppo che operano per Square Enix in Nord America ed Europa, un bel viaggio anche per lui insomma. E la testimonianza che l'etichetta giapponese ha avuto fiducia nelle persone di Crystal Dynamics.
Alla fine di marzo 2014, Tomb Raider oltrepasserà la soglia dei sei milioni di copie vendute, certificando infine il buon esito del progetto. Che pure non era partito nel migliore dei modi: ottime le recensioni, tanti i premi raccolti tra le prime dimostrazioni pubbliche e i resoconti di fine anno con i migliori titoli della stagione, ma qualche intoppo sul lato vendite. Tanto che, lo ricorderete, a poche settimane dal lancio del gioco, Square Enix, chiudendo il suo anno fiscale, si vedeva "costretta" ad addossare (anche) a Tomb Raider i motivi di risultati finanziari tutt'altro che esaltanti. Gli analisti di mercato, provando a scavare nel merito della cosa, ipotizzavano che per un progetto dispendioso come quello che ha riportato in azione Lara Croft, sarebbero servite vendite pari ad almeno 5 milioni di copie, per potersi dire "proficuo".
Ma lottando strenuamente e appoggiandosi all'ottimo lavoro dei reparti marketing e promozione di Square Enix (parafrasando le parole di Gallagher), alla fine era già chiaro che Tomb Raider ce l'avesse fatta. La notizia è dei primi giorni del 2014 e i risultati vengono ora ulteriormente consolidati dalla buona accoglienza che il mercato ha riservato a Tomb Raider Definitive Edition per PlayStation 4 e Xbox One. L'ultimo capitolo delle avventure dell'archeologa inglese si appresta così ad appuntarsi al petto una nuova medaglia: dopo quella che certifica il miglior lancio nella storia della serie dopo il primo giorno e dopo il primo mese, punta dritto alla coccarda del Tomb Raider più venduto di sempre. Un risultato non da poco.
A Square Enix va evidentemente dato atto di aver creduto a lungo nel progetto, continuando a supportarlo in quanto a visibilità e promozione, sfruttando quanto di buono fatto su PS3, Xbox 360 e PC per affacciarsi anche nella nuova generazione, con una conversione potenziata che non ha deluso nessuno (tranne forse chi si aspettava un gioco del tutto inedito). L'avventura di Crystal Dynamics e di Square Enix, a braccetto con Lara Croft, non si ferma: Ian Livingstone, ex guru di Eidos poi passato assieme alla sua etichetta sotto il marchio Square Enix, ha lasciato l'azienda alla fine di settembre del 2013, ma un seguito del gioco è già in lavorazione ed è diretto unicamente alle console di nuova generazione.
Troppo spesso abbiamo visto ottimi titoli fallire nel loro periodo di lancio, quello storicamente più delicato, per poi venire abbandonati in un'ideale dimenticatoio (The Wonderful 101 vi dice nulla? Giusto per non andare lontani nel tempo...), Tomb Raider e Square Enix sono riusciti a non farsi accalappiare dalle sabbie mobili di un avvio promettente, ma lontano dalle (impossibili?) aspettative della casa madre giapponese. Un mercato capace di non vivere unicamente a cavallo delle settimane che contraddistinguono il lancio di un gioco, è di certo un mercato più sano in cui operare. Per chi i videogiochi li realizza, ma anche per chi se li vuole gustare. In questo senso Nintendo da anni riesce nella titanica impresa di assicurarsi periodi di vendite estesi nel tempo, nei mesi, addirittura negli anni. La speranza è che sia una tendenza, piuttosto che una serie di casi isolati.
Articolo a cura di
ign italia
