Amazon, arriva lo smartphone 3D

Amazon pronto a lanciare smartphone, sfidando Apple e Samsung

Per il WJS avrà una rivoluzionaria interfaccia a ologrammi: non si toccherà lo schermo, ma le immagini in aria, come in “Minority Report”


Jeff Bezos, Ceo di Amazon

L’avevamo scritto: dopo la tv sarebbe arrivato lo smartphone. E oggi il Wall Street Journal dedica ampio spazio all’annuncio non di uno, ma addirittura di due apparecchi allo studio nei laboratori di Amazon. Il modello superiore potrebbe adottare una rivoluzionaria interfaccia in 3D, funzionante senza occhiali ma grazie a un sofisticato sistema di fotocamere che tracciano i movimenti dell’occhio e creano una specie di ologrammi sullo schermo. Non ci sarà più bisogno di toccare il display ma si sposteranno gli oggetti in aria come nel film Minority Report con Tom Cruise.

Fantascienza, forse, ma se fosse così Jeff Bezos potrebbe avere in mano proprio quello che serve in un mercato che cresce ancora in numero e valore, senza però fare registrare vere novità tecnologiche degne di nota. Tanto che i primi smartphone lanciati nel 2014, i modelli top di Sony, Samsung e Htc sono sostanzialmente versioni rivedute e corrette dei modelli dello scorso anno, che già non erano passati alla storia dei gadget per le innovazioni introdotte.

L’interfaccia 3D invece potrebbe essere davvero il balzo in avanti più importante dopo la diffusione del touchscreen: qualche anno fa ci aveva provato lG, ma i risultati non furono convincenti, ora pare che anche Google ci stia pensando, e Apple ha già registrato brevetti simili.

Il telefono di Amazon essere presentato a giugno e lanciato sul mercato nella seconda metà dell’anno, e per quanto riguarda l’hardware non è dato sapere molto, a parte il fatto che dovrebbe montare un chip Qualcomm per la connessione alla rete Lte. Molto probabile anche che il sistema operativo sia Android, sia pure in a versione personalizzata da Amazon, come avviene già per i tablet Kindle Fire e la recentissima Fire tv. Lo smartphone sarebbe stato già presentato sotto rigida sorveglianza a un gruppo selezionato di sviluppatori di software e applicazioni nei laboratori di Bezos. Che per una curiosa coincidenza si trovano a Cupertino, a poca distanza dalla sede di Apple, uno dei concorrenti diretti di Amazon: la sfida, iniziata con i tablet, proseguita con il lancio della Fire Tv la settimana scorsa, potrebbe essere più impegnativa di quanto si immagina per la Mela. Amazon punterebbe molto sull’hardware, con una serie di progetti identificati da lettere dell’alfabeto: Project, A, B, C e D. Così gli smartphone sarebbero due, ma ci sarebbe anche un apparecchio per lo streaming audio, funzionante un po’ sul principio dell’Airport Express di Apple.

Si parla da tempo di un telefono Amazon, così come da mesi giravano voci di una tv. Ma il vero business di Jeff Bezos non saranno mai i gadget. La strategia rimarrà con ogni probabilità la stessa adottata per i Kindle, sia nella versione e-reader che tablet: vendere apparecchi a guadagno zero o quasi (o addirittura in perdita), ma guadagnare con i contenuti digitali. E la strategia di Bezos diventa sempre più chiara: trasformare la sua compagnia, che è già il primo negozio online del mondo, in un’azienda che produce e distribuisce media. Per questo di recente, ha acquistato comiXology, che distribuisce fumetti online e su tablet, mentre qualche mese era stata la volta di Double Helix (giochi), e prima ancora del Washington Post. Contestualmente alla presentazione della Fire Tv, poi è arrivato l’annuncio di serie tv pensate e realizzate in proprio. Per chiudere il cerchio servirebbe un servizio di streaming musicale sul modello di Spotify, e non è detto che non arrivi a breve anche questo.

Col lancio dello smartphone, Amazon entrerebbe in mercato affollato e molto competitivo, dominato da Apple e Samsung che si negli Usa coprono il 61 per cento delle vendite, lasciando agli altri produttori percentuali minime e guadagni irrisori. Ma Bezos avrebbe un’altra freccia al suo arco: la pubblicità. Potrebbe infatti raccogliere i dati dell’utente e se è in un negozio segnalare ad esempio che l’oggetto che ha di fronte viene venduto su Amazon a un prezzo inferiore, e grazie al servizio Prime potrebbe arrivare a casa nel giro di qualche ora. Magari con un drone.

Fonte Lastampa.it