| RUBA PC, SI PENTE E RESTITUISCE LA TESI
(ANSA) 24.03.07 BERGAMO - Lei, laureanda in archeologia, nel suo computer aveva l'unica copia della sua tesi. Lui, ladro di computer, quel pc l'ha rubato. Ma non è riuscito a restare insensibile alla disperazione di lei che, per riavere la sua tesi, ha tappezzato la città di manifesti chiedendo appunto che le fosse restituita la tesi. Così le ha telefonato, e le ha fatto trovare - in apposito luogo segreto - tre 'chiavette' usb su cui lui ha riversato tutta la tesi.
E' successo a Bergamo alla futura dottoressa in archeologia Paola Bernardi Locatelli, 21, di Sorisole. Mercoledì scorsa la ragazza è andata a cena con il suo fidanzato in un ristorante di Bergamo. Hanno parcheggiato e lei, incautamente, ha lasciato in macchina lo zainetto in cui custodiva il computer. Al loro ritorno dal ristorante la macchina era stata aperta e lo zainetto non c'era più, computer compreso. E pazienza per il pc, ma la tesi le era costata un anno e mezzo di lavoro, e nel computer c'erano gli unici file esistenti.
La disperazione di Paola Berardi è durata 24 ore, fino a che - come aveva visto fare in tanti film - ha deciso di fare un appello al ladro: ha tappezzato la città di manifestini con il suo numero di telefono, chiedendogli, chiunque egli fosse, di chiamarla. "Pazienza per il computer, ma la tesi...". Il ladro ha risposto. Il giorno dopo la comparsa in città dei manifestini l'ha chiamata e le ha detto di andare nel tal posto, guardare in un certo cassonetto, cercare un sacchetto blu. La ragazza si è precipitata e ha constato che il ladro era stato di parola: la sua tesi era lì, in quattro 'chiavette' usb.
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