Muore a 74 anni HR Giger, creatore di Alien Questa è una notizia che ci dispiace molto dare: all'età di 74 anni, in seguito alle conseguenze di una caduta, è morto l'artista svizzero Hans Ruedi Giger, meglio noto come HR Giger. A lui si deve il design delle creature di Alien, per il quale vinse l'Oscar nel 1980. A dare la notizia della sua scomparsa ieri pomeriggio in ospedale, dove era ricoverato, è stata la televisione svizzera SRF.
Nato nel 1940, Giger si trasferì a 22 anni a Zurigo per studiare architettura e design industriale ma dopo la laurea si concentrò unicamente sull'arte.
L'ispirazione per Alien deriva dal suo lavoro sull'opera di H. P. Lovecraft, Necronomicon. In particolare una di queste opere, Necronom IV, è quella da cui è nato l'alieno cosiddetto xenomorfo del film.
Nel 1979, Ridley Scott così commentava il suo primo incontro con l'opera di Giger: “Gli ho dato un'occhiata e non sono mai stato più sicuro di qualcosa in vita mia”.
Così invece l'artista sul look dell'alieno: “nel primo design dell'alieno, lui aveva grandi occhi neri. Ma qualcuno mi disse che somigliava troppo a un Hell's Angel, tutto in nero con occhialoni neri. Allora pensai che sarebbe stato ancora più spaventoso se non avesse avuto occhi. Li abbiamo fatti ciechi! Così, quando la macchina da presa si avvicina, si vedono solo i buchi nel cranio e questo fa davvero paura. Perché anche senza occhi lui sa esattamente dove sono le sue vittime, e attacca direttamente, all'improvviso, infallibilmente. Come l'attacco di un serpente”.
Giger progettò anche la nave abbandonata, le uova aliene e i celebri facehuggers, che si attaccano al volto del malcapitato per deporvi le uova, nonché lo xenomorfo che squarcia il ventre del povero John Hurt, e lo Space Jockey al centro di Prometheus. Tra gli altri film a cui l'artista ha collaborato citiamo Poltergeist II, Alien 3 e Species.
Ma è Alien l'imperitura testimonianza di un genio così attratto dalla materia oscura da rendere indimenticabili i terrori fantastici che tanto ci affascinano. Dal 1998, in Svizzera, c'è un museo di Giger, che oltre alle sue creazioni include la sua collezione di quadri, tra cui - e non ci stupisce - molte opere di un altro geniale visionario come Salvador Dalì.
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