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“Lili Marleen”, i Baustelle ritornano con un inedito

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view post Posted on 23/10/2016, 19:04
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“Lili Marleen”, i Baustelle ritornano con un inedito

La canzone è stata rilasciata in free download: non sarà presente nel nuovo album, atteso entro la fine dell’anno

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«Sono tornati». È questo il commento più gettonato tra i fan dei Baustelle, che hanno accolto la notizia del rilascio (in free download), data sui social, dell’inedito Lili Marleen. Il brano, ha precisato la band su Facebook, non farà parte del nuovo disco, atteso entro la fine dell’anno. Non c’è ancora una data ufficiale, non è stato svelato nemmeno il titolo. Ciò che è certo è che l’attesa è cresciuta parecchio dopo il lancio del singolo, a tre anni dall’ultimo album in studio, Fantasma.

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Il filo rosso che lega il gruppo al singolo è la Germania. Baustelle, in tedesco, significa cantiere. La storia di “Lili Marleen” nasce da una poesia di Hans Leip, scrittore di Amburgo mandato al fronte nel 1915. Prima della partenza compone La canzone di una giovane sentinella, in cui cita il nome di una ragazza: Lili Marleen. La poesia è contro la guerra, ma attira l’attenzione di Norbert Schultze, autore di marce e di canzoni militaresche e propagandistiche, che decide di musicarla nel 1938. Nel corso degli anni cambia titolo, diventando definitivamente Lili Marleen. Il disco vende poche copie fino a quando una radio militare tedesca, nel 1941, inizia a trasmetterla in maniera frequente. Lili Marleen non piace a Joseph Goebbels, ministro della propaganda, che ne proibisce la diffusione. La censura scatena la protesta dei soldati, che riescono a riportarla in onda inondando di lettere il Ministero. Il brano torna in radio tutte le sere, alle 21:55, in chiusura dei programmi.

Tra le varie interpreti della canzone c’è Marlene Dietrich, attrice tedesca naturalizzata statunitense. Dopo aver ottenuta la cittadinanza, la Dietrich collabora con il governo americano tenendo spettacoli di intrattenimento per le truppe, cantando in inglese proprio Lili Marleen.

La Lili Marleen dei Baustelle non è una cover di quella canzone, ma il riferimento alla guerra, nel testo, è palese. Si parla di Parigi, città occupata dalle SS e negli ultimi anni presa di mira dallo Stato islamico. Si parla di Allah e di Dio, di kalashnikov e kamikaze. Si cita David Bowie: pensando a Heroes , con l’immagine del muro di Berlino sullo sfondo, il riferimento appare tuttaltro che casuale. E poi Joseph Kosma, Jacques Prevert (il primo ha messo in musica alcune poesie del secondo), Michel Houellebecq (scrittore accusato prima di “islamofobia” e poi di essere un simpatizzante dell’Islam) e il poeta Guillaume Apollinaire.

Lili Marleen preserva le sonorità vintage tipiche dei Baustelle. Anche se non farà parte del prossimo album, inevitabile chiedersi come suonerà il disco. A Francesco Gori (alias Lo Sgargabonzi), il frontman Francesco Bianconi ha anticipato che «sarà un disco pop. Oscenamente pop. Come una bestemmia». Ed è così che i Baustelle hanno deciso di celebrare i loro vent’anni di carriera.

Fonte Lastampa.it

La canzone è tutta da ascoltare, bellissima!
 
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