Videogiochi: Horizon Zero Dawn quando la preistoria è meccanicaIl nuovo colossal Sony in esclusiva per PlayStation 4 mette in scena un rigoglioso mondo post-apocalittico dove brilla Aloy, un’eroina proiettata nell’olimpo videoludicoHorizon: Zero Dawn comincia con un vagito che echeggia da un futuro lontano dove l’apocalisse è dimenticata, la natura è dea vergine e madre distratta. Nella terra sacra della tribù dei Nora, dove il tempo è scandito dalle stagioni e i ruggiti di creature meccaniche si mescolano al ritmo dei tamburi celebrativi. Inizia con il vagito di un neonato, una bambina dai capelli fulvi, il suo nome è Aloy ed è una reietta che dovrà intraprendere un lungo viaggio.
Abbandonate totalmente le cupe e distopiche atmosfere che hanno segnato la serie di Killzone, il team olandese di
Guerrilla Games ci conduce in un sontuoso e lussureggiante open world, in un titolo prodotto da Sony Computer Entertainment in esclusiva per PlayStation 4. Una sapiente ibridazione delle dinamiche tipiche dei videogiochi di ruolo con il genere azione.
UN MONDO INDIMENTICABILE
Appena entrati nelle terre di Horizon la natura ci avvolge rigogliosa, un tripudio abbacinante di colori e dettagli. Il mondo tratteggiato dai Guerrilla si scosta dai soliti scenari post-apocalittici per condurci in una futura età del metallo. Un’epoca tribale dove l’uomo vive una ritrovata armonia con la terra, ma l’ecosistema è dominato da affascinanti animali meccanici. Creature artificiali, che ricordano possenti dinosauri e che giocano un ruolo fondamentale nel viaggio della protagonista Aloy.
Il mondo Horizon: Zero Dawn mostra un immaginario inedito per i videogiochi. L’universo aperto ed esplorabile è narrante in tutte le sue manifestazione e racconta la sua stessa mitopoiesi.
ALOY, UN’EROINA UMANA
La nascita di un mito è sempre incarnata dalla figura dell’eroe. Aloy, la giovane e ribelle protagonista di Horizon: Zero Dawn, invece, è fragilmente umana, le sue domande sono terrene e non si rivolgono alla dea. La sua ribellione alla società tribale è in bilico tra il tipico rifiuto giovanile delle regole e lo struggente desiderio d’essere accettata.
Non particolarmente avvenente, Aloy rappresenta la curiosità, quella devianza da principi e precetti che porta l’innovazione. Un’eroina moderna che coraggiosamente il team di Guerrilla ha voluto per una lotta titanica. Perché Aloy appare piccola, a tratti indifesa, rispetto alle gigantesche macchine che deve affrontare.
UN OPEN-WORLD TRA GIOCO DI RUOLO E AVVENTURA
Horizon: Zero Dawn rientra nella famiglia videoludica degli action-RPG, giochi di ruolo che hanno una forte componente di avventura ed esplorazione. Il mondo completamente esplorabile che propone presenta i canoni tipici degli open-world solidi e ben realizzati. Il gioco evolve con una linea narrativa principale da portare a termine in circa trenta ore. In contemporanea si hanno missioni secondarie che approfondiscono aspetti minori della trama, come il rapporto tra le tribù o il legame tra l’uomo e l’ecosistema. Infine troviamo una serie di attività facoltative utili per accumulare esperienza, oggetti, armi, equipaggiamento che Aloy può trasformare o barattare.
Horizon: Zero Dawn rappresenta uno dei migliori action-RPG dell’attuale generazione di console. Non un gioco perfetto, ma un open-world arioso e magistralmente realizzato, destinato a fare scuola per il genere.
Horizon: Zero Dawn, disponibile dal primo marzo, è un’esclusiva PlayStation 4 e PS4 Pro. Il titolo è PEGI 16+
Fonte
Lastampa.it