|
|
La mia felicità sei tu.
- Group:
- Supermoderator
- Posts:
- 58,970
- Location:
- La fantasia / le avventure di Lara Croft
- Status:
- | Ghost |
| |
| Scoperto un nuovo pianeta bollente: Kelt-9b è più caldo delle stelle con i suoi 4600 gradiAllo studio, pubblicato su “Nature” hanno partecipato anche cinque ricercatori italianiLe dimensioni sono quasi tre volte superiori a quelle di Giove. La temperatura risulta più alta rispetto a quella della maggior parte delle stelle della nostra galassia: 4600 gradi, appena 1200 in meno rispetto a quella del sole. Numeri che fanno di Kelt-9b, la cui caratteristiche sono state descritte per la prima volta da una pubblicazione apparsa su «Nature», un pianeta gigante e bollente. Il corpo celeste, distante 650 anni luce dalla Terra e appartenente alla costellazione del Cigno, è stato scoperto da un gruppo di ricerca internazionale coordinato dalla Ohio State University. Del pool hanno però fatto parte anche cinque ricercatori italiani: Valerio Bozza, Sebastiano Calchi Novati e Gaetano Scarpetta (Università di Salerno), Giuseppe D’Ago (Istituto Internazionale per gli Alti Studi Scientifici di Vietri sul Mare) e Roberto Zambelli (Società Astronomica Lunae). La sua atmosfera, secondo gli autori della ricerca, non ha eguali. «Si tratta della più calda stella conosciuta che ospiti un pianeta». Un pianeta incompatibile con la vita Kelt-9b è stato scoperto grazie al periodico passaggio (ogni 36 ore) davanti alla sua stella (Kelt-9), la cui elevata temperatura è la causa principale di quella rilevata sul pianeta che le orbita attorno. Si tratta di un pianeta che i ricercatori hanno definito «estremo» e dunque non considerato compatibile con alcuna forma di vita. Le condizioni termiche riscontrate sono infatti incompatibili con la sintesi di molecole cruciali - come l’acqua, l’anidride carbonica e il metano - per l’esistenza di specie appartenenti al regno vegetale e animale. La sua inospitalità risiede in «un flusso di raggi ultravioletti senza pari», che secondo i ricercatori potrebbe «portare il pianeta all’evaporazione, che produrrebbe una coda di gas incandescente», simile a quella di una cometa. Secondo Keivan Stassun, docente di astronomia alla Vanderbilt University di Nashville e secondo autore della pubblicazione, «la stella Kelt-9 è destinata a diventare una gigante rossa nell’arco di un miliardo di anni e di conseguenza anche il futuro del pianeta appare a rischio». L’ultima fase dell’evoluzione stellare potrebbe infatti determinare l’inghiottimento del pianeta, che come la Luna fa con la Terra rivolge sempre la stessa faccia alla sua stella. Come si formano i pianeti attorno a stelle così calde? La scoperta di Kelt-9b sembra viaggiare in un’altra direzione, rispetto agli studi condotti alla ricerca di esopianeti in grado di ospitare forme di vita. Ma i ricercatori ritengono utile studiare anche i mondi inabitabili all’estremo. Come fanno sapere dall’Istituto Nazionale di Astrofisica, «è utile rendere complementari questi studi per capire come possano formarsi pianeti intorno a stelle calde e massicce e, in ultima analisi, come vengono distrutti». Fonte Lastampa.it
|
| |