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Astronomia: News, Topic dedicato alle news sull'astronomia e relativi commenti

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view post Posted on 15/3/2007, 14:02
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SORPRESA DA TITANO, UN GRANDE MARE DI METANO

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15 Marzo 2007

Nuove sorprese da Titano, la piu' grande luna di Saturno: nel suo emisfero settentrionale si trovano moltissimi laghi e fra questi una grandissima distesa, grande come il Mar Caspio, formata molto probabilmente da metano ed etano allo stato liquido. A scoprirli e' stata la sonda Cassini, lanciata nel 1997 e frutto della collaborazione fra le agenzie spaziali di Stati Uniti (NASA), Europa (ESA) e Italia (ASI).

'Le teorie lo prevedevano da tempo e adesso abbiamo finalmente trovato elementi liquidi', ha osservato il responsabile dell'ESA per l'esplorazione del Sistema Solare, Marcello Coradini. Finalmente, insomma, 'sappiamo dove vanno a finire i fiumi' visti per la prima volta dalla sonda Huygens, quando nel gennaio 2005 scese sulla superficie di Titano. Per la responsabile dell'ASI per l'osservazione dell'Universo e' anche 'la conferma che partecipare alla missione Cassini-Huygens e' stata una scelta strategica che si e' rivelata opportuna' e che conferma 'la posizione di leadership che l'Italia ha saputo guadagnare a livello internazionale nelle attivita' di osservazione del Sistema Solare'. Da tempo si guardava a Titano con particolare interesse, si sospettava che potesse essere 'un oggetto particolare del Sistema Solare, con mari, laghi e fiumi di idrocarburi liquidi, ci aspettavamo questo e l'abbiamo trovato', ha aggiunto Di Pippo.
L'ipotesi era nata sulla base di ricerche e osservazioni fatte sulle caratteristiche dell'atmosfera di Titano. Quelle inviate a Terra dall'antenna di Cassini, realizzata dall'azienda italiana Alcatel Alenia Space (gruppo Alcatel Finmeccanica), sono immagini radar. Sarebbe stato impossibile, infatti, penetrare con uno strumento diverso dal radar il denso strato di nubi dell'atmosfera di Titano. Sono state scoperte cosi' ben 75 macchie scurissime: 'in termini di immagini radar - ha detto Coradini - indicano un assorbimento totale e una superficie molto liscia, da cui la deduzione che le macchie possano essere laghi. Un'ipotesi confermata anche dalla struttura dei bordi, molto netti'. A togliere ogni dubbio c'e' poi il fatto che laghi e mari si trovano in zone molto fredde: 'ma - ha osservato Coradini - Titano e' il corpo celeste che e' il regno del contrario e la presenza di sostanze allo stato liquido e' possibile specialmente a temperature bassissime: piu' si va a Nord, piu' alta la probabilita' di trovare elementi allo stato liquido'. Che possa trattarsi di metano o di composti del metano lo suggeriscono i dati relativi a temperatura e pressione, cosi' come la pioggia di gocce di una sostanza simile al catrame caratteristica di Titano fa pensare anche alla presenza di composti organici nei laghi e nei mari. Adesso c'e' ancora molto lavoro da fare per mettere insieme i dati inviati dallo spettrometro a bordo di Cassini per dedurre quale potrebbe essere esattamente la composizione di laghi e mari. 'Ci vorra' tempo - ha concluso Coradini - ma siamo sulla buona strada'.
(Ansa)

 
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view post Posted on 15/3/2007, 18:06
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Fantastico , ho visto vari documentari su Titano , dicono che la Terra era così circa un miliardo di anni fa :ph34r:
 
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view post Posted on 1/4/2007, 22:44
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:blink: ....Questi scienziati ne inventano di cose strane... :015-:

Sparare biglie a 25.000 chilometri orari Feed RSS dell'articolo

Astronautica
 
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view post Posted on 3/4/2007, 13:32
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"ogni biglia lanciata, viaggia a 25.700 Km/h" :o:

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Asteroidi, l’Italia tra i Paesi più a rischio

Secondo un software elaborato all'Università di Southampton

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Siamo al settimo posto su quasi 200 Paesi. Colpa della alta densità di popolazione nelle zone costiere. La mappa delle aree a rischio

LONDRA - Come se non ci bastasse l'essere considerati fra i Paesi ad alto rischio sismico, vulcanico e idrogeologico, ora arriva un gruppo di ricercatori inglesi a dirci che l'Italia è pure nella top ten (su quasi duecento Paesi di tutto il mondo!) per vulnerabilità all'impatto con gli asteroidi. Infatti, ci assicurano Nick Bailey, Graham Swinerd e Richard Crowter dell'Università di Southampton - per inciso, la città sulla Manica dal cui porto salpò il Titanic-, siamo risultati al settimo posto per numero di vittime e distruzioni materiali che potrebbero essere causate dalla eventuale caduta di un macigno spaziale.

■ La mappa del rischio

I PRIMI DIECI - Nella singolarissima top ten, prima dell'Italia, troviamo: Cina, Indonesia, India, Giappone, Stati Uniti e Filippine; e subito dopo l'Italia: Regno Unito, Brasile e Nigeria. A questi risultati i tre studiosi inglesi sono giunti grazie a un software, sviluppato per la prima volta, che non solo è in grado di simulare l'impatto di asteroidi di piccole e medie dimensioni, a partire da 100 metri di diametro e con velocità di caduta attorno ai 20 km al secondo, in varie parti del globo; ma anche di valutare gli effetti delle devastazioni sui singoli Paesi. Sullo sfondo di questi studi c'è la recente consapevolezza che la storia geologica della Terra è stata segnata dalla caduta di piccoli e grandi oggetti cosmici (di alcuni si vanno scoprendo solo ora le cicatrici nascoste sotto sedimenti terrestri o nel fondo dei mari); e il timore che futuri incontri ravvicinati con asteroidi, come quello del 2036 con Apophis, possano trasformarsi in uno scontro distruttivo.

VALUTAZIONE DEI RISCHI - «Il coefficiente di rischio che abbiamo potuto calcolare per ciascun Paese si basa sul numero delle vittime e sul valore economico dei danni alle infrastrutture provocato dai vari, possibili impatti che il nostro software è in grado di simulare», ci ha spiegato Nick Bailey, l'ideatore e il promotore della ricerca. Ma perchè l'Italia si è guadagnata un così alto posto nella classifica mondiale del rischio? Quali caratteristiche ci rendono molto più vulnerabili di tanti altri luoghi della Terra? «Nel caso specifico dell'Italia -aggiunge Bailey- abbiamo osservato che, per impatti provocati da asteroidi di piccole dimensioni, fino ai 100 metri, il rischio è relativamente basso. All'aumentare delle dimensioni dell'asteroide, il rischio aumenta considerevolmente. La causa è da attribuire a due fattori, caratteristici dell'Italia e di altri Paesi che figurano nella nostra top ten. Il primo è il considerevole sviluppo costiero in relazione alla superficie totale del Paese; il secondo è l'elevata concentrazione di aree densamente popolate vicine alle coste». Poichè, da un punto di vista statistico, è molto più probabile che gli impatti di asterodi si verifichino in mare che sulla terraferma (gli oceani coprono i 3/4 della superficie terrestre), è evidente che i maremoti sarebbero fra le devastazioni più immediate dell'impatto e i Paesi a grande sviluppo costiero quelli più martoriati. Il software sviluppato da Bailey e collaboratori mostra non solo che saremmo annientati da qualunque oggetto cosmico di qualche centinaio di metri in caduta nel vicino Mediterraneo, ma anche da un eventuale impatto nel lontano Atlantico. Se può essere una consolazione, la top ten elaborata dai ricercatori inglesi non ha più valore per cadute di asteroidi oltre i 500 metri di diametro: in questo caso la portata delle distruzioni, a breve e a lungo termine, sarebbe planetaria e nessuno potrebbe considerarsi al riparo dal cataclisma.

PROBABILITA' - Per non seminare inutile sgomento è opportuno precisare che le probabilità di caduta degli asteroidi sulla Terra sono piccole: circa uno ogni 10 mila anni per corpi di qualche centinaio di metri; e circa uno ogni 100 mila anni per corpi di 1 km. Il problema è: quanto tempo fa sono caduti gli ultimi? Solo dando risposta a questo interrogativo potremmo conoscere i rischi effettivi legati a questa sorta di lotteria cosmica. Lo studio dell'Università di Sothampton è stato presentato alla Planetary Defence Conference che si è tenuta a Washington nei giorni scorsi, riscuotendo l'interesse di prestigiosi esperti della materia, come Clark Chapman, il quale ha esortato i ricercatori a sviluppare ulteriormente questo primo tentativo di valutazione della vulnerabilità locale agli impatti cosmici, essenziale per organizzare una difesa attiva in caso di pericolo.
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Pulcino°
view post Posted on 5/4/2007, 17:23




speriamo bene :blink: io voglio ancora giocare con Lara e PS3 :025-: :025-: :025-: :025-:
 
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view post Posted on 6/4/2007, 17:38
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:023-: Dai Pulcino , con un pò di testate atomiche risolviamo ;)
Speriamo :01-:
 
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Ranpyon
view post Posted on 7/4/2007, 20:28




Ma non c'era un asteroide che aveva la possibilità di entrare in collisione con la Terra circa nel 2036?? Speriamo bene! Ho giusto un paio di cosette che devo fare / sistemare prima che arrivi! :o:
 
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view post Posted on 7/4/2007, 20:52
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CITAZIONE (Ranpyon @ 7/4/2007, 21:28)
Ma non c'era un asteroide che aveva la possibilità di entrare in collisione con la Terra circa nel 2036?? Speriamo bene! Ho giusto un paio di cosette che devo fare / sistemare prima che arrivi! :o:

Beh speriamo che il calcoli orbitali siano sbagliati :023-:

Ran , ho notato che ti piace l'Astronomia , quando ti va porta qualche news , o apri un topic per parlarne ;)

Io e Aldebaran siamo dei vecchi appassionati di Astronomia :03-:

Edited by Godzilla. - 8/4/2007, 02:42
 
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Ranpyon
view post Posted on 7/4/2007, 20:54




Sì, adoro l'astronomia!! :D Pensa che ho iniziato a studiarla per conto mio in seconda media... ^_^
Comuque non appena mi capita di leggere / sentire qualcosa di nuovo non mancherò di postare ;)
 
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view post Posted on 12/4/2007, 15:43
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Nasa: piante aliene non sono verdi

Lo rivela uno studio della Nasa

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(ANSA) - ROMA, 11 APR - E' possibile prevedere il colore che hanno le piante 'aliene' e questo e' molto probabilmente diverso dal verde. Lo scrive la rivista Astrobiology che riporta uno studio della Nasa in cui da considerazioni sulla fotosintesi terrestre si puo' stabilire che colori cercare nello spazio profondo. I ricercatori sono partiti da alcune osservazioni su come le piante e alcuni batteri utilizzano la luce sulla Terra per produrre zuccheri.

( be' era prevedibile comunque :rolleyes: )
 
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view post Posted on 12/4/2007, 17:24
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Già , e forse altri organismi alieni non usano il carbonio , ma un altro elemento chimico per la vita :042-:
 
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view post Posted on 22/4/2007, 14:29
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Atterrato quinto turista spaziale

Il miliardario Usa Simonyi e' rientrato dall'Iss sulla Soyuz

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(ANSA) - MOSCA, 21 APR - E' atterrata regolarmente nelle steppe del Kazakistan la navicella russa Soyuz con a bordo il il quinto turista spaziale della storia. Il miliardario Usa Charles Simonyi, ha soggiornato per due settimane sulla stazione internazionale spaziale (Iss). Insieme a lui sono rientrati altri due membri dell'equipaggio della Iss, il russo Mikhail Tyurin e l'americano Miguel Lopez-Alegria. L'atterraggio e' avvenuto alle 16.31 ora di Mosca (14.31 ora italiana).
 
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view post Posted on 25/4/2007, 10:34
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SCOPERTO UN PIANETA SIMILE ALLA TERRA

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:ph34r: 25-04-07 ROMA - Secondo gli scienziati che l'hanno scoperto, sulle mappe dell'universo dovrebbe essere segnato con una bella X, perché il nuovo pianeta individuato nella costellazione della Bilancia ha un segno del tutto particolare: é il pianeta più simile alla Terra mai individuato all'esterno del nostro Sistema Solare.

A scoprirlo, grazie all'osservatorio ESO (European Southern Observatory), è stato un gruppo di ricerca svizzero, francese e portoghese secondo il quale il nuovo pianeta è roccioso e dovrebbe anche contenere acqua allo stato liquido. Con un raggio che è circa il 50% più grande del raggio della Terra il nuovo pianeta, hanno detto i ricercatori, è il più piccolo mai scoperto al di fuori del sistema solare. La ricerca, descritta sulla rivista Astronomy and Astrophysics, fornisce prove anche di un terzo pianeta con una massa otto volte quella della Terra, che orbita intorno alla stessa stella, Gliese 581, già nota per ospitare un pianeta simile a Nettuno individuato dallo stesso gruppo di ricerca.

Gliese 581, hanno osservato i ricercatori, è fra le 100 stelle più vicine a noi, situandosi a 'soli'' 20,5 anni luce dalla Terra. Grazie alla sua vicinanza, ha detto Xavier Delfosse, dell'università francese di Grenoble, il nuovo pianeta sarà un "obiettivo molto importante per le future missioni dedicate alla ricerca per la vita extraterrestre".
(Ansa)
 
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view post Posted on 25/4/2007, 12:56
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Ma hanno usato questa batteria di telescopi :015-:

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view post Posted on 25/4/2007, 13:40
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CITAZIONE (Godzilla. @ 25/4/2007, 13:56)
Ma hanno usato questa batteria di telescopi :015-:

Mah la cosa non mi e' molto chiara, in quest'altro articolo si parla di un osservatorio Cileno :034-:

Il pianeta Terra ha trovato il suo gemello. Ha un diametro un po' più grande ma per il resto tutto fa supporre l'esistenza di acqua allo stato liquido e condizioni ambientali favorevoli, con una temperatura assolutamente gradevole, fra gli 0 e i 40 gradi. Il suo sole, denominato Gliese 581, è più piccolo di un terzo e meno luminoso del nostro ma sorge e tramonta regolarmente anche se è 14 volte più vicino al pianeta di quanto lo sia la Terra dal Sole e quindi ci si campa molto più a lungo perché un anno dura solo 13 giorni, quanto basta perché il pianeta gemello appena scoperto da un gruppo di astronomi europei faccia il giro della piccola stella al centro del suo sistema, dove convivono tre pianeti in tutto. L'hanno individuato dall'Osservatorio cileno di La Silla a venti anni luce da noi, dietro la costellazione della Bilancia. La relativa vicinanza - sostengono ora gli scienziati - fa di questo pianeta un possibile ed importante obiettivo per future missioni spaziali dedicate alla ricerca della vita extra-terrestre.

Fonte
 
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